GENITORI AI TEMPI DEL COVID-19

In questi giorni di emergenza e di incertezza in cui stiamo tutti cambiando le nostre abitudini, occorre che i genitori compiano un’attenta valutazione, scevra da ogni eventuale conflittualità, al fine di poter accompagnare i loro figli in questo cammino di cambiamento dei modelli relazionali, per non pregiudicare il loro diritto alla bi-genitorialità .

Sul punto la Giurisprudenza risponde in modo non univoco, come di seguito Vi evidenziamo.

La Corte d’Appello di Bari http://www.studiolegalepoli.org/wp-content/uploads/2020/04/CA_BARI-1.pdf   ed il Tribunale di Bari http://www.studiolegalepoli.org/wp-content/uploads/2020/04/decreto-sep-giud-Pres.-De-Simone_TribBARI-1.pd, rivolgendo particolare attenzione al diritto alla salute normato dall’art. 32 Cost., ai sensi del quale sin dal DPCM dellì 11/03 u.s. è stata sancita un’universale limitazione dei movimenti, corollata dai doveri di sicurezza e prudenza, accolgono la richiesta della madre ricorrente circa la sospensione degli incontri tra il padre ed i figli minori in considerazione dell’emergenza sanitaria.

In virtù di quanto disposto dal più recente DPCM dellì 22/03 u.s., i Giudici baresi hanno ritenuto che il rischio sanitario sia talmente alto da imporre anche ai minori un sacrificio quale è, per l’appunto, il vedersi negato il diritto di incontrare il proprio genitore. In particolare, il Presidente del Tribunale di Bari sottolinea come, a prescindere dal fatto che il padre risieda in un Comune differente rispetto a quello dei propri figli, lo svolgimento della di lui professione lo rende un possibile veicolo di infezione per i piccoli, minori la cui salute deve essere preservata, anche a discapito del diritto di visita del genitore non collocatario.

Entrambe le pronunce prevedono, come alternativa agli incontri in presenza, l’utilizzo di mezzi di comunicazione telematici, quali telefonate, videochiamate, anche tramite Skype, effettuabili più volte al giorno, purchè in osservanza dei periodi di tempo stabiliti dal calendario.

Di contrario avviso, invece, il Tribunale di Milano  http://www.studiolegalepoli.org/wp-content/uploads/2020/04/Tribunale-Milano.-Provvedimento-coronavirus-e-visite-genitore-non-collocatario-1.pdf , laddove sottolinea come il COVID-19, o Coronavirus, abbia portato l’uomo ad adottare accortezze tali da non pregiudicare l’incolumità propria e altrui, misure che potrebbero, a loro volta, essere applicate dal genitore non collocatario per evitare che il bambino, già sradicato dalle di Lui abitudini consolidate nel tempo, si veda anche privato dell’altra figura genitoriale di riferimento (ovvero quello presso cui non stabile residenza).

Occorre, per dovere di cronaca, precisare che l’ordinanza di Milano è precedente rispetto all’emanazione DPCM, dellì 22/03 u.s. che, di fatto, ha intensificato le restrizioni, ma ha chiarito che «gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio», mentre le pronunce baresi sono successive.

Ma vi è di piu: il differimento delle udienze così come la sospensione dei termini, misure disposte proprio a causa dell’emergenza sanitaria, non vengono applicate alla sfera dei diritti fondamentali della persona, ragion per cui appare ancora più curioso l’orientamento dei Giudici Baresi, tanto più che la normativa italiana, così come quella europea considerano prevalente il “best interest child”.

In merito la Giurisprudenza, offrendo soluzioni fra loro diversificate in questa fattispecie, proprio per la differente prospettiva in cui il Giudicante si è posto nel bilanciamento fra il diritto di visita, il diritto alla bi-genitorialità ed il diritto alla salute, crea la necessità di quella tanto sospirata uniformità che contribuirebbe alla certezza dei diritti, specie in un momento che, come il presente, è già caratterizzato dalle molteplici criticità di un’emergenza mai prima affrontata non solo dal mondo giuridico, ma dall’intera Umanità.

Seguiremo insieme i futuri eventuali aggiornamenti……