IL VIRUS NON CONTAGIA LA BI-GENITORIALITA’

La gestione dei figli delle coppie separate e/o divorziate spesso non è sempre così lineare e, purtroppo, anche l’emergenza sanitaria di questi giorni non ha facilitato le cose.

Come ben sappiamo in virtù dei provvedimenti attuati dal Governo per contenere il rischio del contagio da COVID-19, o Coronavirus, gli spostamenti dalla propria residenza sono stati limitati, ma il Governo ha chiarito che gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, anche fra diversi Comuni, in ogni caso secondo le modalità previste dal Giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio, o gli accordi/provvedimenti raggiunti in esito alle procedure previste per i genitori non coniugati.

Naturalmente esulano da detto discorso i casi di affidamento esclusivo o esclusivo-rafforzato, ed altresì le frequentazioni dei figli in Luogo Neutro, necessariamente sospese per implicazioni inevitabili, coinvolgendo soggetti terzi, oltre ai componenti del nucleo famigliare, e svolgentisi in luoghi non sempre in grado di garantire il rispetto della misura del distanziamento sociale.

Nel bilanciamento fra il diritto di visita ed il diritto alla bi-genitorialità (che è prima di tutto diritto del figlio) ed il diritto alla salute occorre innanzitutto essere supportati anche dal buon senso, che sempre deve guidare l’agire umano.

Occorre, quindi valutare i rischi dovuti alle trasferte per soddisfare un diritto di visita che ove in qualche modo “sacrificato”, ad emergenza conclusa, potrà essere recuperato con accordi con l’altro genitore, tramite una ri-organizzazione delle visite, cercando di accorparle in periodi più consistenti, sì da ridurre gli spostamenti infrasettimanali, ad esempio, prediligendo magari fine settimana alternati più lunghi, oppure adottando modalità suppletive alla frequentazione (ad esempio attraverso l’utilizzo di video-chiamate….ciò anche in funzione dell’età dei figli), specie nei casi di maggior lontananza fisica o di attività di un genitore che lo esponga maggiormente a contatti con altre persone e quindi al rischio di contagio o laddove, ad esempio, i figli debbano essere accompagnati per necessità da o anche da persone terze.

Gli spostamenti fra Comuni diversi non sono proibiti, ma va da sé che ove debbano essere affrontati con lunghi viaggi, oppure servendosi per tutto o parte del tragitto di mezzi pubblici, saranno da considerare con la dovuta prudenza.

Come sempre, non esistono soluzioni preconfezionate ed universalmente valide, perché ciascuna famiglia, con le sue peculiari caratteristiche potrà trovare per sé la soluzione migliore nella condivisione poichè destinata a rispondere meglio di ogni altra alle proprie esigenze e a durare nel tempo, anche atteso che, ad oggi, non vi sono certezze circa il termine di questo periodo di emergenza.

Di seguito trovate il modello dell’autocertificazione da compilare e portare con Voi, unitamente ad una copia del provvedimento giudiziale contenente le modalità di visita.

AutoCertificazione.pdf